Cesi 2026

Cesi porta dell'Umbria porta delle meraviglie

PNRR M1C3 Intervento 2.1 - Attrattività dei borghi storici . Progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica - “Cesi, porta dell'Umbria e delle meraviglie”

CESI 2026 – CESI Porta dell’Umbria è un progetto pilota per la rigenerazione culturale sociale ed economica, finanziato, insieme ad altri 20 in Italia, dal Ministero della Cultura tramite il PNRR M1C3 – Intervento 2.1 – Attrattività dei borghi storici, meglio conosciuto come Bando Borghi - Linea A.

Il progetto è ora in fase di realizzazione secondo un cronoprogramma che prevede il termine per tutti gli interventi entro il 2026.

Il bando, voluto dal Ministero della Cultura, ha finanziato con 20 milioni ciascuno 21 Comuni selezionati in tutta Italia

Ogni Regione e le due Provincie autonome di Trento e Bolzano hanno effettuato una selezione tra tutte le idee e i progetti presentati dai Comuni. 
In Umbria le candidature sono state 38 nella prima fase, poi ridotte a 19 nella seconda fase d’esame che ha portato un nucleo di valutazione composto da esperti interni ed esterni alla decisione di assegnare il primo posto nella graduatoria al progetto del Comune di Terni per il borgo di Cesi,  il 9 marzo del 2022. La decisione adottata è stata poi deliberata dalla Giunta Regionale.  

Il progetto selezionato dalla Regione Umbria, insieme agli altri 20, è stato in seguito sottoposto ad una valutazione del Ministero della Cultura, anche attraverso una serie di audit da parte di una commissione appositamente formata. 
Al termine di questa complessa procedura, che ha richiesto anche alcuni aggiustamenti al progetto iniziale, c’è stato il Decreto SG 453 del 7 giugno 2022 che ha formalizzato il finanziamento.
 

Il titolo del progetto è “Cesi porta dell’Umbria, porta delle meraviglie: open doors for outdoor”.
Sulla base del progetto e dei finanziamenti ottenuti, Cesi e il suo territorio potranno essere valorizzati come porta d’accesso dell’Umbria meridionale e centrale e come borgo vocato all’accoglienza e alla promozione turistica, riferimento per la propria area e per l’intera regione, oltre che come luogo adatto ad una nuova residenzialità, dove utilizzare al meglio le tecnologie green per gli spostamenti, le più attuali forme dell’abitare, le connessioni digitali, il patrimonio dei beni culturali, il patrimonio immateriale delle tradizioni, il rapporto intergenerazionale, l’educazione ai temi ambientali.

L’idea progettuale sviluppa una particolare attenzione alle attività legate agli sport outdoor e ai cammini, ma si basa sul patrimonio di storia, archeologia, arte, cultura di Cesi, sulla riscoperta delle sue tradizioni, anche attraverso nuove modalità di narrazione. Si basa inoltre sulla eccezionale posizione geografica di Cesi, di grande valore paesaggistico, in altura e molto legata al proprio sistema montuoso, ma vicinissima alle grandi vie di comunicazione stradale e ferroviaria.

In particolare viene proposta la realizzazione di un hub per gli sport outdoor, sfruttando anche le aree circostanti (l’ex campo di calcio) e a monte, la realizzazione di una ricettività specifica (Bike resort, Casa delle Guide), di una nuova ricettività attraverso un albergo diffuso, di nuova residenzialità negli immobili dell’ex convento Madre Francesca Peticca e nell’ex convento di sant’Onofrio, di campus di studio di livello universitario nei settori dell’archeologia e dell’ambiente, di una residenza per anziani a matrice culturale che possa valorizzare il ruolo degli anziani affiancandola con un centro di ricerca sulla cultura immateriale e le tradizioni popolari, di itinerari, percorsi, strutture dedicate ai cammini. Inoltre è stato previsto un sistema di mobilità dolce, attraverso bus elettrici sia a supporto della pratica degli sport outdoor nell’area montana (Mtb, E-bike, Downhill, Parapendio, escursionismo, arrampicata, speleologia, ecc) sia per i collegamenti con il centro città, la stazione ferroviaria e l’area della Cascata delle Marmore per ampliare l’offerta di sport outdoor inserendo quelli legati all’acqua nell'ambito di un progetto integrato con il principale attrattore turistico del territorio. 

È stato pensato e proposto un sistema di guide e di punti informativi per rendere più attrattivo il borgo e il suo grande patrimonio archeologico, artistico e storico, anche con il riutilizzo di locali come il teatro di Sant’Andrea, l’auditorium di Sant’Angelo, il museo parrocchiale, Palazzo Stocchi con la grotta Eolia e l’ex cinema parrocchiale.

Modello di studio di fattibilità del progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio a

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