Sabato la festa di San Biagio

Cesi porta dell'Umbria porta delle meraviglie

(1 febbraio 2024) - La festa di San Biagio, protettore della gola, con la benedizione dell'olio è una delle tradizioni di Cesi che si rinnova di anno in anno. Il 3 febbraio la Pro Loco di Cesi, il Gruppo Speleologico Terre Arnolfe e l'oratorio di Sant'Onofrio, organizzano una passeggiata dalla chiesa di San Biagio che si trova in area montana fuori dall'abitato, con partenza alle ore 10 verso la Fonte dell'Acquaviva e ritorno. Ci sarà anche un servizio navetta gratuito per raggiungere San Biagio dalle 11 alle 12, con partenza dal ponte (ultima curva prima di Cesi salendo da Terni per la strada provinciale). Alle 12 è in programma la benedizione dell'olio di fronte alla chiesa di San Biagio e, a seguire, una degustazione di bruschette, pasta e salsicce ad offerta (le offerte saranno devolute in beneficienza).

LA CHIESETTA DI SAN BIAGIO
Immersa in un folto bosco, la piccola chiesa venne fatta costruire dalla famiglia Contelori sul luogo dove sorgeva un più antico oratorio. L’esterno è tipico delle chiese devozionali, con due finestrelle ai lati del semplice portale in cotto.
L’interno, a navata unica, presenta un interessante affresco di Bartolomeo Barbiani, datato 1638, raffigurante la Madonna col Bambino in gloria tra San Biagio e San Carlo Borromeo.
Tra i due santi si ammira una suggestiva veduta paesaggistica con il borgo di Cesi.§Entro due nicchie ai lati del dipinto sono raffigurati a sinistra Sant’Antonio abate e a destra San Giuseppe.

LA TRADIONE CESANA
In occasione della festa di San Biagio, i cesani, ripetendo un’antica usanza, si recano alla Chiesa di San Biagio e qui si benedicono le candele e l’olio santo e si fa merenda, o colazione con l'utilizzo di uno dei prodotti più importanti del territorio cesano: l'olio d'oliva, appunto..
Il detto popolare “A San Biagio de li tozzi, a me m’aiuti a te te strozzi” ricorda che San Biagio era il protettore della gola.


Per San Biagio in diverse località italiane è tradizione introdurre una speciale benedizione alle “gole” dei fedeli, impartita dal parroco incrociando due candele, appoggiate sulla gola del fedele. Anticamente si usava olio benedetto.